Università degli Studi di Milano...a Siviglia!

19.02.2014 19:05

Da non crederci.

Piove.

A Siviglia, patria del cielo azzurro e del sole caldo anche d'inverno, questa settimana ha deciso di accogliermi con vento, pioggia e tempesta.

Io comunque offro lo stesso a questa bella e sterminata città lo stesso entusiasmo di una giornata di sole e prendendo l'autobus "C4", mi dirigo alla basilica della Macarena, cuore pulsante della confraternita dei Nazarenos e dove si respira una speciale devozione.

Ad accogliermi, proprio accanto alla fermata, una bicicletta totalmente bianca appollaiata su di un albero di arance (e credetemi, con la pioggia ed il vento il rischio frana arancia era nettamente superiore allo spostamento della messa in sicurezza della bici!) e poi, in tutta la sua bellezza dietro un'inferriata, una costruzione che, a tratti mi pare riconoscere.

E' il vecchio Ospedale delle Cinque Piaghe di Nostro Redentore ed è un edificio del '500 situato nel quartiere Macarena di Siviglia attualmente sede del Parlamento di Andalusia.

A molti non dirà molto.

Ma basta entrarvi e per chi, come me, ha frequentato l'università degli studi di Milano, regione lombardia, Italia, beh.

Tutto diventerà tremendamente familiare.

I chiostri.

Le arcate.

La volta di legno della sala crociera, riprodotte fedelmente.

Ebbene si. Il parlamento della regione Andalusa e si basa sul lavoro dell'architetto Filarete, padre della Statale di Milano .

Le linee si devono a Martin de Gainza , capomastro della cattedrale di Siviglia che contribui non poco alla cappella reale, fu lui che nel 1545 lo concepi' come un grande rettangolo a quattro grandi cortili proprio come l' ex Ospedale Maggiore (ma è stato successivamente modificato per fare spazio alla chiesa isolata situata nel centro di uno di loro).

E cosi, in piena Andalusia, sotto un'acqua torrenziale, scopri che la globalizzazione c'e' sempre stata.

Che la tua università e la sua architettura ha fatto scuola tanto da servire da riferimento non per questo palazzo ma nache per altre costruzioni destinate sempre ad essere ospedali sorte chissà dove, nel nuovo mondo.

Il complesso architettonico, recita il sito internet dell'università milanese ribadisce proprio questo "ha rappresentato per secoli in Italia e in Europa un esempio di avanzata struttura ospedaliera. Esso è stato adibito ad ospedale fino alla seconda guerra mondiale, durante la quale fu quasi completamente distrutto dai bombardamenti (1943). Alla fine della guerra l'edificio venne assegnato all'Università degli Studi di Milano; i lavori di ricostruzione iniziarono nel 1949 e l'Ateneo vi pose ufficialmente la sua sede nel 1958".

Ma perchè un esempio?

E' sempre il sito dell'università ad aiutarci:

 

"Il progetto, affidato da Francesco Sforza all'architetto toscano Antonio Averlino detto il Filarete (1400-1469), fu da questi illustrato nel Trattato di Architettura quale esempio di architettura pubblica nel più ampio contesto di una città ideale, la Sforzinda, in cui era adombrata la Milano Sforzesca. La pianta proposta dal Filarete, basata sul quadrato, aveva chiari riferimenti simbolici religiosi.
Lo schema che sottende l'edificio è un rettangolo formato da dieci quadrati uguali, tra i quali si colloca in posizione centrale la Chiesa.
Le parti laterali, costituite da costruzioni con pianta a croce ("crociera") quasi a ricordare la sofferenza umana, erano destinate ai malati.
Al centro della "crociera" quattrocentesca (i cui bracci misurano metri 90 di lunghezza, metri 9 in larghezza metri 9 in altezza) in corrispondenza del tiburio si trovava un altare che poteva essere visto da tutti.
Ad ogni letto corrispondeva un piccolo armadio a muro con ribaltina, che faceva da tavolo; inoltre per tutta la lunghezza dei bracci della crociera furono creati corridoi nei quali erano collocati servizi igienici (chiamati "destri'') con soluzioni avveniristiche per l'epoca".

E cosi', la mia università, un tempo ospedale diventa l' ospedale perfetto, l'ospedale di tutti.

Ovunque, nel mondo.

Ed io con vivo orgoglio guardo il Parlamento della regione Andalusa e sorrido.

Viva la globalizzazione rinascimentale! alla prossima!

foto dal blog estadodesevilla